Per quanto possa amare l’autunno, le foglie che cadono, per quanto sia inamorata del silenzio della collina innevata, dell’aria pungente delle giornate di gennaio, a volte torna la malinconia dell’estate, dei giorni passati tra i ciliegi di Schery, delle passeggiate insieme; torna il ricordo dei lunghi giorni di giugno in cui, mentre lei ancora dormiva, io e Mamma Botta andavamo nell’orto per raccogliere i suoi magnifici prodotti.
Fragole, ciliegie, basilico, melanzane e, tra i miei preferiti, i pomodori più dolci e succosi di sempre. Una volta a casa, trasformavo quelle “tumatiche” in un sugo strepitoso, tanto semplice quanto sorprendente.
Mamma Botta, però, non solo coltiva la frutta e la verdura più gustosa al mondo, ma, prima che il gelo di ottobre arrivi, trasforma quei magnifici prodotti in una passata di pomodoro corposa, avvolgente, dolce, semplicemente indescrivibile.

Così come per il pollo in agrodolce, in questo piatto ho unito due ricette incredibili: le morbidi polpette di Nonna Maria Teresa si avvolgono nel sugo di Mamma Botta, insaporendosi ed acquisendo i profumi dell’estate ormai lontana.
Rese morbidissime dalla mollica di pane, aromatizzate con rosmarino fresco e arricchite dal parmigiano, queste polpette al sugo non potranno che farti sorridere, aiutandoti a superare la malinconia dell’estate.1
“Una ricetta che porta con sé il ricordo di due donne magnifiche, della bella stagione, delle giornate in cui ero davvero, davvero felice.”
Per le polpette: in una ciotolina, unisci la mollica tagliata a pezzettoni e copri con del latte. Lasciala da parte per qualche minuto. Nel frattempo, in una ciotola capiente, combina la carne macinata, la salsiccia privata del budello, le uova, il rosmarino tritato, il parmigiano, la mollica ben strizzata, la noce moscata, 1 cucchiaio di pan grattato, un pizzico di sale ed il pepe. Impasta quindi con le mani, sino ad ottenere un composto omogeneo, morbido, ma compatto. Nel caso dovesse risultare troppo appiccicoso, aggiungi ancora un cucchiaio di pan grattato. A questo punto, preleva un po’ di composto, lavoralo tra le mani donandogli una forma sferica e creando così una polpetta grossa come una noce. Continua così sino a terminare l’impasto.
Nella padella più larga che possiedi, a fuoco medio, scalda abbastanza olio da coprire tutta la superficie della pentola. Quando l’olio sarà ben caldo, adagia le polpette (senza sovrapporle, vedi consigli a fine ricetta), lasciandole cuocere da entrambe i lati sino a quando assumeranno un bel colore dorato; man mano che son pronte, trasferiscile in un piatto e lasciale da parte. Quando avrai rosolato tutte le polpette, inclinando la padella, elimina il grasso in eccesso (in pentola dovrà restarne solo più circa 1 cucchiaio). A questo punto, a fuoco dolce, unisci la cipolla tritata al fondo di cottura (vedi consigli fine ricetta), il peperoncino e la carota tagliata a tocchetti. Lascia cuocere per circa 10 min, mescolando spesso e cercando di raschiare il fondo della pentola (è proprio lì che risiede tutto il sapore!). Per evitare che la cipolla bruci, puoi aggiungere un poco d’acqua. Trascorso il tempo necessario, riposiziona le polpette in padella, lascia insaporire per un paio di minuti e poi sfuma col vino. Lascia sfumare l’alcool per circa 5 min, o sino a che non ne sentirai più l’odore pungente di quest’ultimo. Gira le polpette in maniera tale che siano interamente avvolte dal vino. Dopo di ché, aggiungi la passata di pomodoro e circa un bicchiere di acqua (vedi consiglio fine ricetta). Copri quindi con un coperchio leggermente aperto e prosegui la cottura a fuoco dolce sino a che il sugo si è ristretto e risulta denso e corposo, circa 30-40 min. A fine cottura, prima di servire, aggiungi un cucchiaio di aceto balsamico. Porta poi la pentola direttamente in tavola, accompagnata da del buon pane adatto per la scarpetta.
Per questa ricetta, 500 ml di passata di pomodoro sono sufficienti. Ad ogni modo, ti consiglio di aumentare un po’ la dose: non puoi nemmeno immaginare la bontà di una spaghettata condita con questo sugo 😛
Se non possiedi una pentola sufficientemente ampia da contenere tutte le polpette, cucine poche per volta. L’importante è che tu faccia attenzione a non sovrapporle, così che possano colorarsi uniformemente.
Dopo aver rosolato le polpette, soprattutto se la padella non è antiaderente, è possibile che sul fondo di quest’ultima si sia creata una patina bruna: è proprio in questo fondo che risiede tutto il sapore! Per questo motivo, magari aiutandoti con un poco d’acqua, è importante raschiare la base della pentola.
Per raccogliere tutto il sugo del barattolo, ti consiglio di misurare l’acqua all’interno di quest’ultimo, così da raccoglierne ogni singola goccia.
L’aceto balsamico a fine cottura, così come nella ricetta della mio sugo di pomodoro, aggiunge profondità e corposità alla salsa, rendendola ancora più deliziosa.
Ingredienti
Indicazioni
Per le polpette: in una ciotolina, unisci la mollica tagliata a pezzettoni e copri con del latte. Lasciala da parte per qualche minuto. Nel frattempo, in una ciotola capiente, combina la carne macinata, la salsiccia privata del budello, le uova, il rosmarino tritato, il parmigiano, la mollica ben strizzata, la noce moscata, 1 cucchiaio di pan grattato, un pizzico di sale ed il pepe. Impasta quindi con le mani, sino ad ottenere un composto omogeneo, morbido, ma compatto. Nel caso dovesse risultare troppo appiccicoso, aggiungi ancora un cucchiaio di pan grattato. A questo punto, preleva un po’ di composto, lavoralo tra le mani donandogli una forma sferica e creando così una polpetta grossa come una noce. Continua così sino a terminare l’impasto.
Nella padella più larga che possiedi, a fuoco medio, scalda abbastanza olio da coprire tutta la superficie della pentola. Quando l’olio sarà ben caldo, adagia le polpette (senza sovrapporle, vedi consigli a fine ricetta), lasciandole cuocere da entrambe i lati sino a quando assumeranno un bel colore dorato; man mano che son pronte, trasferiscile in un piatto e lasciale da parte. Quando avrai rosolato tutte le polpette, inclinando la padella, elimina il grasso in eccesso (in pentola dovrà restarne solo più circa 1 cucchiaio). A questo punto, a fuoco dolce, unisci la cipolla tritata al fondo di cottura (vedi consigli fine ricetta), il peperoncino e la carota tagliata a tocchetti. Lascia cuocere per circa 10 min, mescolando spesso e cercando di raschiare il fondo della pentola (è proprio lì che risiede tutto il sapore!). Per evitare che la cipolla bruci, puoi aggiungere un poco d’acqua. Trascorso il tempo necessario, riposiziona le polpette in padella, lascia insaporire per un paio di minuti e poi sfuma col vino. Lascia sfumare l’alcool per circa 5 min, o sino a che non ne sentirai più l’odore pungente di quest’ultimo. Gira le polpette in maniera tale che siano interamente avvolte dal vino. Dopo di ché, aggiungi la passata di pomodoro e circa un bicchiere di acqua (vedi consiglio fine ricetta). Copri quindi con un coperchio leggermente aperto e prosegui la cottura a fuoco dolce sino a che il sugo si è ristretto e risulta denso e corposo, circa 30-40 min. A fine cottura, prima di servire, aggiungi un cucchiaio di aceto balsamico. Porta poi la pentola direttamente in tavola, accompagnata da del buon pane adatto per la scarpetta.
Per questa ricetta, 500 ml di passata di pomodoro sono sufficienti. Ad ogni modo, ti consiglio di aumentare un po’ la dose: non puoi nemmeno immaginare la bontà di una spaghettata condita con questo sugo 😛
Se non possiedi una pentola sufficientemente ampia da contenere tutte le polpette, cucine poche per volta. L’importante è che tu faccia attenzione a non sovrapporle, così che possano colorarsi uniformemente.
Dopo aver rosolato le polpette, soprattutto se la padella non è antiaderente, è possibile che sul fondo di quest’ultima si sia creata una patina bruna: è proprio in questo fondo che risiede tutto il sapore! Per questo motivo, magari aiutandoti con un poco d’acqua, è importante raschiare la base della pentola.
Per raccogliere tutto il sugo del barattolo, ti consiglio di misurare l’acqua all’interno di quest’ultimo, così da raccoglierne ogni singola goccia.
L’aceto balsamico a fine cottura, così come nella ricetta della mio sugo di pomodoro, aggiunge profondità e corposità alla salsa, rendendola ancora più deliziosa.
Queste sono le mie Polpette, i miei ricordi d’estate. E tu? Come le prepari?
Dopo aver sfumato col vino rosso.
Sembrano buonissime, domani vorrei provarle…anche io ho per le polpette una ricetta della nonna, speciale!!
Ti ho scoperto da poco, ma sono stata colpita dalla tua bravura e giovinezza. Complimenti davvero!! Un abbraccio da una fan della cucina!! Ciao Aurora!!
Che super ricetta! La proverò sicuramente! Ho un’amica celiaca, cosa consigli di utilizzare al posto della mollica e del pangrattato? Grazie ☺️
Ciao Ilaria! Sia mollica che pangrattato sono essenziali nella ricetta perché aiutano a creare la consistenza perfetta, ma sono sicura che in supermercati ben forniti troverai le versioni senza glutine, così anche la tua amica pota godere di questa bontà! Fammi sapere come ti vengono 🙂